Carissimi amici, vi invio la lettera spedita da me alla Gazzetta del Mezzogiorno e pubblicata oggi, 30/10/2006.
Apprendo con molta soddisfazione la notizia su un probabile film sul brigantaggio, film che sarà diretto dall’ottimo regista Mel Gibson. Mi vien da dire FINALMENTE. Da anni, ormai, ci fanno vedere film, accompagnati quasi sempre da libri, su Garibaldi e i suoi eroici mille, sul Piemonte liberatore, sui Borbone arretrati e oppressori e sui briganti mangiatori di uomini. Dato il calibro del regista, immagino che indagherà a fondo sulle vere cause scatenanti il brigantaggio e sulla sua vera natura. Dagli ultimi studi e da una marea di documenti scoperti nei vari archivi meridionali, risulta che il brigantaggio è stato una ribellione di massa in difesa della Indipendenza della Patria Napoletana e contro un nuovo Regno considerato usurpatore. Spero che il film faccia una giusta analisi del fenomeno e dia quell’onore che per anni è mancato alle migliaia di nostri concittadini morti per un ideale. Sicuramente se il film andrà in porto, porterà con sé numerose polemiche provenienti da accademici e storici risorgimentalisti, affezionati alla bella favola che ci hanno raccontato a scuola. Ciò è già successo in altre occasioni, come nel caso della presentazione di film come “Braveheart” o “Il Patriota”, in cui il regista ha messo in luce le atrocità e le nefandezze commesse, dagli inglesi, ai danni di semplici contadini scozzesi e americani. In entrambi i film i ribelli sono chiamati briganti… Forse un solo film non basterà a ricordare, tutti i paesi incendiati, tutti i poveri cafoni arrestati e fucilati senza processo, le carceri stracolme (basti pensare che ci fu la proposta di acquistare un’isola della Patagonia dove deportare i contadini meridionali), i campi di concentramento in Piemonte (Fenestrelle su tutti), le teste dei nostri contadini esposte all’entrata dei paesi meridionali o studiate dal Lombroso per dimostrare la nostra arretratezza e la nostra malvagità congenita. Su internet già circolano proposte di boicottaggio del probabile lavoro di Gibson, forse c’è qualcuno che ancora ha paura dei briganti. Calvano Armando Delegazione “Terra di Bari” del Movimento Neoborbonico
Risposta del Direttore Lino Patruno Non so se la rilettura di questi fatti potrà portare al completo ribaltamento della verità storica, ma è comunque giusto che si faccia, una volta per tutte. |