SERGIO ESPOSITO: UN GIOVANE DEL SUD PROMUOVE IL VINO ITALIANO IN AMERICA. Un’altra storia di successo di un figlio delle Due Sicilie, Sergio Esposito,che è nato a Napoli e giovanissimo emigrato con la famiglia negli Stati Uniti,con la tipica intraprendenza tutta meridionale ha saputo tramutare con successo in alta professionalità una passione personale. Oggi Sergio è un punto di riferimento del settore in una metropoli internazionale come New York. A conferma del fatto che i duosiciliani sono dei grandi lavoratori questo nostro figlio ce lo dimostra con il fatto di aver raggiunto il successo,con tanto sacrificio,dedizione, e spirito di intraprendenza, in un mercato che premia chi merita e non chi è amico del caporione. “Un giovane del sud di nome Sergio Esposito all'età di 7 anni lascia Napoli per andare oltreoceano con la famiglia e da allora torna solo per piacere o per motivi di lavoro. Vive a New York City con la sua moglie Stephany, il loro figlio Salvatore e la figlia Liliana. Chi è Sergio Esposito? Sergio Esposito è il titolare del "ITALIAN WINE MERCHANTS" di New York, è un giovane con una meta: aggiornare il posizionamento del vino italiano in America. In questo senso l'Italia è davvero Enotria, e la combinazione cibo-vino rafforza l'immagine popolare del bel lifestyle italiano. L'Italia è stata sempre riconosciuta come terra di elezione per la vite e il Termine Enotria (terra del vino), dapprima limitato al nostro meridione grecizzato,venne esteso a tutta la penisola in cui felicemente si espanse la viticoltura. L'Italia è uno dei più grandi produttori di vino del mondo,con un'incredibile varietà di tipi, ciascuno ricco di sapori ed odori incomparabili. L'Italia, quindi, è il paese del vino, del miglior vino! Questa ricchezza enologica del nostro paese è importata nella grande mela grazie a Sergio Esposito punto di riferimento dei più famosi e quotati ristoranti di Manhattan. Il mercante napoletano, dopo gli studi si è avvicinato al mondo del vino viaggiando tra le vigne d'Europa scoprendo un patrimonio inestimabile e così che pensa di importare tale ricchezza negli Stati Uniti. Come sommelier e consulente promuove e vende i vini di Enotria ai più grandi ristoranti degli Stati Uniti. Il vino per lui è più di un prodotto è una scelta di vita. Il suo lavoro lo entusiasma perché gli permette di scoprire le meraviglie dei vini italiani. Viene considerato 'l esperto sui vini italiani' ed è stato descritto e citato molte volte dalle pubblicazioni del: The New York Times, The Wall Street Journal, Food and Wine Magazine, The Wine Spectator, Smart Money Magazine and The International Herald Tribune. Pensate che Sergio passa 4-5 mesi all'anno cercando buoni prodotti che piaceranno ai suoi clienti affluenti e sofisticati. Viaggia in tutte le regioni d'Italia per scropire novità per il consumatore newyorkese. Nel presente momento, Sergio ammonisce che tutte le regioni non si aggiustano a un ritmo competitivo, per esempio Basilicata, Veneto e le Puglie. Nel momento attuale non offre nulla di queste regioni; però Campania, Sicilia, Sardegna e Abruzzo fanno strada; ne vende tanti di questi vini di alta qualità. Insomma, "la situazione attuale è ottima per i vini italiani. L'Italian Wine Merchants è un'enoteca di modeste dimensioni - niente supermercato del vino, come l'Astor Wines - comprende il negozio e una sala degustazione di stile discreto. Sergio Esposito in un intervista afferma: "Ho 37 anni, lavoro nella filiera vino da quando ero 15enne, e ti assicuro che, assolutamente, non sono della 'nuova generazione'. La mia specialità è il vino classico del mio Paese, e ciò ti garantisco che lo conosco a fondo". Infine: "Sono napoletano, e siamo di natura molto emotivi, che è ciò che ti occorre per sentire il vino". Fonte: www.aristide.biz In America ha importato ed importa le grandi marche dei vini italiani, come quelli toscani e piemontesi, in particolare Sergio Esposito promuove agli americani, soprattutto il Barolo, vino tipicamente torinese e famoso per il suo invecchiamento; secondo Esposito è una delle marche che può competere con quelle francesi, perché in Francia hanno capito il marketing: offrire a collezionisti e consumatori i vini di annata. "Negli Stati Uniti c'è una cultura diversa del vino - dichiara il mercante napoletano del vino - ci sono più di 30 mila collezionisti che hanno cantine che valgono più di 10mila euro, i miei clienti hanno cantine che valgono anche più di 20 milioni di euro. Oggi un americano spende tra i 100 e i 200 mila dollari all'anno di bottiglie di vino e questo significa promozione internazionale della nostra produzione vinicola". Insomma americani impazziti di un prodotto della nostra terra. E gli italiani? Forse molti non si informano neppure ll'etichetta sulla bottiglia quando sono davanti ad un bicchiere di vino, ma per fortuna c'è un napoletano che tiene alta la bandiera tra i grattacieli di New York e Manatthan.” www.italianwinemerchant.com Fonte: PuntoCOM Immagine & Comunicazione a cura di Antonio Faracca |