Una giornata storica per il nostro SudGrande successo della manifestazione per il bicentenario del Sacco di Lauria (Potenza). Luned? 7 agosto la Messa Solenne e la chiara ed efficace omelia di S.E. Mons. Cantisani, Primate di Calabria, hanno celebrato la memoria dei caduti (circa duemila) laurioti, borbonici, cristiani e napoletani vittime dell?esercito francese che saccheggi?, incendi? e distrusse il centro lucano esattamente due secoli fa.? ?Mons. Cantisani ha sottolineato la frase incisa sulla lapide e relativa ai ?valori? per i quali i laurioti furono massacrati dall?esercito di Napoleone: quei valori altro non erano che ?il senso di appartenenza, le radici, le tradizioni, in una parola, l?orgoglio di essere laurioti?, valori utili e preziosi ieri come oggi, ?dovunque i laurioti siano e qualunque cosa facciano?. Parole che il Movimento Neoborbonico ha fatto proprie da quasi quindici anni e che sono la base per il futuro riscatto di Lauria come di Napoli e di tutte le altre citt? e popolazioni del Sud. Dopo la cerimonia religiosa nell?affollatissima chiesa di San Nicola, in corteo ? stata raggiunta l?Onda dei morti?, la villa di Lauria dove, tra diverse centinaia di persone e alla presenza dell?amministrazione comunale che ha patrocinato l?iniziativa, ? stato inaugurato un bel monumento semplice ed essenziale disegnato dall?architetto Chiara Boccia e realizzato da Renato Chiarelli: una base di cemento scuro (simbolo delle macerie), una lapide a forma di sole nascente (simbolo della memoria e della speranza conseguente) e una colonna spezzata (la vita infranta dai francesi). Grazie alla tenacia del nostro delegato lucano, Antonio Boccia, si sono raccolti i frutti di una ?campagna? molto complessa iniziata cinque anni fa e che ha avuto come obiettivo la ricostruzione della memoria storica a Lauria. E il tutto nonostante gli ostacoli e le difficolt? che i nostri ?avversari? ci hanno creato in questi anni e fino alla stessa serata del 7 agosto:? a Lauria c?? ancora chi sostiene (qualche consigliere e qualche ?intellettuale? di una sinistra sempre pi? estrema e sempre fuori dalla storia), con un tocco di intolleranza coerentemente giacobina, che ?le ragioni della guerra e della rivoluzione? possono giustificare anche il massacro di un popolo come quello lauriota, colpevole di ?ignoranza e attaccamento al Borbone?... Ma il monumento ormai ? l? a ricordare anche a loro che la verit? storica, prima o poi, vince. Una vittoria culturale, allora, che pu? e deve essere un esempio per le altre citt? del Sud in attesa di un riscatto che non pu? non partire dai valori di quella lapide... |