Gennaio 1860: Il reggimento è comandato dal tenente colonnello Francesco Donati. Aprile 1860: Il reggimento fa parte del corpo di esercito di stanza in Sicilia. Maggio 1860: Un battaglione del reggimento al comando del maggiore de Cosiron fa parte della colonna Landi inviata a contrastare l'invasione di Garibaldi. Una sola compagnia guidata dal capitano Marciano combatte a Calatafimi. Il reggimento combatte anche per le strade di Palermo il 27, 28 e 29 . I nostri si comportano in maniera valorosa, comandati dal de Cosiron si fanno onore sul campo il capitano Delitala e l'alfiere Luigi Forte, de Cosiron e Forte vengono promossi alla guardia reale.Furono tanti gli uomini dell'esercito borbonico a distinguersi e farsi onore, piccoli grandi eroi, obliati dai vincitori, come i capitani Abbondanti e Magnanimi, combatterono con valore ed in nome della nazione duosiciliana, loro patria, i subalterni Carcatelli, Arcucci, De Filippis, Torrenteros, Alfano, Cafieri, Fortezza e Trotta, eroici soldati di un esercito dimenticato, figli e padri di un regno fiero e libero. Luglio 1860: Il reggimento è inviato a Cosenza per fare parte della brigata Caldarelli. Agosto 1860: Caldarelli si arrende senza colpo ferire ai garibaldesi, ed il reggimento si scioglie a Nocera. Settembre 1860: Una frazione di soldati e ufficiali si presenta volontariamente al Volturno con in testa il colonnello Donati partecipando allo scontro di Roccaromana, si distinguono il maggiore Angellotti ed il tenente De Filippis, decorato con la croce di Francesco I. Commovente la frazione del capitano Bozzelli che per difendere la ritirata del nostro esercito si immolò con onore il 2 ottobre . |