Quarto incontro per i Neoborbonici di Roma Lucio Barone, il grande e mai dimenticato paladino delle nuove battaglie delle ?Due Sicilie, ogni anno , con abnegazione ed ostinazione si impegnava ad allestire un meeting in quel di Cava dei Tirreni, dove confluivano quasi tutte le entit? e gli affezionati delle ?cose? meridionali. Clicca qui per vedere le immagini In uno di questi incontri ebbi il piacere di conoscere un giovane calabrese che per questioni di lavoro, e perch? senn??, viveva a Roma, uno tosto, che si present? all?incontro di Cava, con tanto di maglietta con l?effigie del nostro amato ?stemma sul davanti della??t-shirt. Ci presentammo e scambiammo considerazioni e progetti sul da farsi , magari? creare una rete pi? intensa fra le varie persone che si dedicavano alla rinascita ed alla ripresa del Sud . Il giovane in questione era Pino Lipari da Gioia Tauro, iscritto neoborbonico, che amava firmarsi calabrese emigrato in Roma. Dopo quell? incontro e scambio di battute, ?e della sua voglia di dare, non ebbi pi? notizie di Pino Lipari. Ieri 8 giugno 2006 me lo sono ritrovato fra gli amici che a Roma stanno, con impagabile impegno, allestendo la migliore colonna, dopo quella casertana , perdonate l?immodestia, dei neoborbonici che vivono fuori dalla nostra antica capitale. Ecco questo ? uno dei motivi per cui, con testardaggine assolutamente ?irpina, ho fortemente contribuito alla nascita, ed oggi posso dire senza possibilit? di smentita, alla ottima realizzazione del progetto ?neoborbonici di Roma?, l?idea di fare conoscere quanti e tanti duosiciliani costretti a vivere e realizzarsi lontano dalle loro contrade,uomini di spessore e di qualit? , ?soldati napoletani, che pur contribuendo alla crescita della capitale papalina, ed alla loro giusta collocazione sociale, non hanno mai dimenticato la loro provenienza, le loro origini, la loro estrazione duosiciliana, il loro forte senso di appartenenza. Ma tutto ci? era micro-satellitato, isolato, senza collegamenti e conoscenza reciproca. ?Il progetto mio e di Lorenzo Degl?Innocenti, che gi? sorgeva in Lombardia, cio? quello di fare da centro di collegamento fra i vari amici che avevamo conosciuto tramite e-mail, telefono e di persona,che vivevano a Roma, ? oramai un disegno gi? finito, il nostro compito iniziale ? giunto al capolinea, ? questo e senza dubbio alcuno un punto di soddisfazione , la delegazione Romana ? e sar? per il movimento neoborbonico un riferimento eccellente per tutto il resto del popolo neoborbonico. Sono orgoglioso dei responsabili che teniamo a Roma, tosti, convinti e dediti alla causa. Ieri sera, 8 giugno 2006,in compagnia dell?esponente noeoborbonico casertano Nicola D?auria, abbiamo visto il prossimo lucente futuro del Sud , forse non per noi ma per i nostri figli, perch? vedere la familiarit?, notare la complicit?, che questi nostri amici hanno raggiunto fra di loro ? un viatico per la rinascita della nostra Patria. Familiarit? e complicit? che nasce dall?amore per il nostro mondo, familiarit? e complicit? che travalica dalle idee di destra e sinistra, di ruoli sociali e compiti da distribuirsi. Personalmente sono stato felice di conoscere di persona chi avevo avuto la gioia di conoscere solo via internet, come la mia compaesana Eleonora, contento di rincontrare Viciconte, a proposito ottimo il tuo ?rosso?, e di scambiare pareri ed opinioni con un altro caro avellinese, l?ottimo Rosario,un piacere riabbracciare il caro fraterno mio amico ?Bruno Adinolfi, felice su tutto degli altri componenti ?presenti all?incontro, un abbraccio sincero a tutti loro . Di Giovanni e Luca , che sono il cuore della nostra colonna romana conservo un parere strettamente personale, che mi accompagner? per sempre lungo la mia strada. Per il Sud e per i neoborbonici questi nostri sono senza dubitare una speranza , anzi pi? di una speranza . Bravi e orgogliosi figli delle Due Sicilie. FORZA E ONORE Fiore Marro |