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Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali

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Cammellate e triccaballacche PDF Stampa E-mail

Voti, votivi e votanti.

Nel marasma delle votazioni, politiche prima ed amministrative poi, dovremmo poter ricavare, almeno nei numeri, l'incerto futuro che ci aspetta.

Il centro-sinistra barando o no, ha vinto le elezioni. Forse la sua "macchina da guerra politica" ? pi? oleata di quella del centro-destra o quanto meno funziona meglio. La sua propaganda elettorale ? certamente pi? incisiva e capillare. Incantano meglio. Basta pensare a prodi che diceva: tasseremo solo le grandi rendite finanziarie per farsi interpretare nel senso che "toglieremo ai ricchi per dare ai poveri". Una parte sembra, si dice, che andr? alla Nomisma per la nuova Basilea 2, legge voluta dalle banche europee. Viva il prode Prodi!

Procuratori, presidenti di associazioni di magistrati, (tutti dichiaratamente apartitici), si ritrovano alla tavola del centro-sinistra a spartirsi il pranzo, la cena e la colazione al mattino successivo: questo, si spera, per cinque anni. Come tutti del resto.

Persino Borrelli, piuttosto che niente, ? stato eletto dal mondo calcistico arbitro per castigare qualcuno che alla fine, come sempre, deve pagare per qualche imbroglio fatto nel profondo nord, ai piedi delle alpi. Che ne sia poi l'artefice o meno, sar? tutto da vedere. Insomma serve un caprio espiatorio e caprio sia! E lui, oltre alla pingua pensione, avr? uno stipendio in pi?. Ma potevano mettere una figura di minor spicco in quel posto? Inoltre lui ? resistente alle fatiche, ricordate: Resistere, resistere, resistere? Non potevano mettere che so un magistrato qualsiasi di Potenza, eh no, il gossip ha bisogno di telespettatori paganti.

A Napoli Rosina ha fatto il pieno e a Milano la Moratti rimette tutto in gioco. Zitara ha spiegato bene perch? il "sud" ? per il centrosinistra ed il nord per il centrodestra. E' l'eterna lotta del povero contro il ricco. Ma chi ha detto che la sinistra difende i poveri??

Noi, popolo di pseudo intellettuali della storia del "meridione", quale contributo abbiamo dato per far s? che qualcosa cambiasse?

A Napoli nessuno.

Questo significa che nonostante il nostro vociferare, pontificare e teorizzare, abbiamo votato per quelli che nella citt? non intendono cambiare nulla, ergo a Napoli si sta bene. Qual ? la spiegazione diversamente? Ci si lamenta per abitudine, come colui che dovendo fare una puntura tutti i santi giorni e che pur non avvertendo pi? ormai l'ago penetrare nel muscolo, continua a dire: ahia! Quindi argomenti come: partenze di poveri giovani dalla stazione verso il nord per trovare lavoro, sono mezze verit?, la sporcizia e l'inquinamento sono abitudini, la criminalit? ? tessuto integrato nelle citt? a cui non si sa rinunciare.

Tutte le ragioni che si vogliono addurre per scalzare queste piaghe sono fasulle. False come una moneta di cinque lire coniata oggi. Diversamente non si capisce come una citt? intenda cambiare lasciando gli amministratori allo stesso posto e con gli stessi poteri.

La Sicilia, con il "bandito" Giuliano nel '45 si arm? per la sua indipendenza. Ci volle l'esercito italiano per abbatterlo e se non fosse stato per Pisciotta, che lo trad? uccidendolo, non avrebbero mai ottenuto quel risultato, tuttavia la Sicilia ottenne una specie di autonomia.

A Napoli le uniche armi che ho visto, anzi lette sono le piastrelle di ceramica che trovo appese alle pareti delle pizzerie e delle pasticcerie che tutti conoscono a memoria - A Napule tre cose ce stanne 'e belle: o mare, a pizza e sfugliatelle. Verissimo.

Il resto non c'?, non esiste, non si vuole che esista.

La storia di ieri non insegna niente a nessuno oggi, n? a Napoli n? a Parigi. Il voto ne ? la dimostrazione pi? pratica: l'unica arma possibile che ci offre la democrazia a Napoli fa cilecca. D'altronde bisogna anche dire che Napoli non ha un partito. Quando lo far??

Tenetevi la Montefibre ad Acerra, i terreni inquinati, i morti di tumori, il peggio della criminalit? dell'intera penisola. Contenti voi?.

La macchina "meridionalista" ? mancata a S. Nicola la Strada. Fiore e Costagliola hanno dovuto fare tutto da soli in una citt? di 17.000 anime, citt? grande meno della periferia di Quarto Oggiaro di Milano: cosa avrebbero potuto fare a Napoli?

Dov'erano in questo frangente quanti dicono di battersi per il sud?

Nonostante il mancato bersaglio a loro va il mio sentito e modesto grazie di cuore per averci provato, per aver speso tempo, denaro, energie e passione. Per tutti gli altri, per chi non c'era, spero che il silenzio sia sufficiente.

masaniello

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