Piedimonte di Casolla ? un posto della periferia collinare casertana, la stessa che ha subito l?ingiuria delle cave. Una frazione del borgo di Casolla che racchiude inaspettate bellezze architettoniche come la chiesa di San Rufo e la basilica di S.Pietro ad Montes. Ma l?architettura non ha lasciato solo monumenti religiosi in questo lembo di Terra di Lavoro. Esiste tra le vielle in salita un maniero antico, il palazzo Cocozza. Una costruzione massiccia eretta da un nobile di origine veneziana trasferitosi chiss? per quali motivi ai piedi dei Tifatini al servizio del regno di Napoli. Intorno a questo palazzo scrostato dal tempo si svolse nel 1860 un episodio cruento tra napoletani e garibaldesi, come venivano chiamati all?epoca i seguaci del generale nizzardo. La mischia si accese nell?ambito della battaglia del Volturno e caus? l?incendio della dimora. Fatti? di altri tempi quando la ruota? rossa della storia, di cui parla Soltzenicyn , passava per queste terre ma non tutto ? dimenticato. Sabato 20 maggio 2006 ? stata apposta una lapide di commemorazione dei caduti di parte napoletana presso il palazzo Cocozza. Un atto dovuto di pietas per morti mai ricordati dall?ufficialit?. ma anche un sentimento spontaneo di rivendicazione? della gente meridionale. Forse una voglia di revisione per un processo storico come quello del risorgimento che ha tante ombre che meriterebbero un approfondimento, lo stesso approfondimento che tanti stanno chiedendo per altre vicende. I morti della repressione piemontese non possono essere nascosti e se oggi gli armeni chiedono luce sugli eccidi turchi nessuno pu? negare una rilettura degli avvenimenti per il popolo meridionale che ha vissuto nel silenzio gli episodi dell?altra storia, quella negata. Cos? i protagonisti dimenticati della guerra di conquista interna italiana verranno ricordati per sempre a Piedimonte di Casolla grazie all?iniziativa di? tre associazioni culturali?il movimento Neoborbonico, Terra? Nostra, ed il Giglio Tifatino . Ma insieme ad essi deve essere ricordato il vero e proprio genocidio etnico e culturale compiuto nei confronti del Sud, un episodio che non pu? essere sottaciuto e che va al pari di altre tragedie collettive. Anche i meridionali meritano un giorno della memoria e dell?orgoglio e per questo ? ora che si muovano i primi passi per sancire i nostri crediti con la storia italiana. Pasquale Costagliola? |