LE DUE SICILIE COME L?AUSTRIA |
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?spiegare perch? la piccola Austria, incastrata tra Italia e Germania, cio? due dei Paesi a pi? lenta crescita d?Europa, riesce a tenere un passo pi? veloce rispetto ai vicini: 2,3% la crescita del Pil nel 2004, 1,9 nel 2005?Nulla di spettacolare, ma abbastanza da fare impallidire di invidia Berlino e Roma. L?aspetto principale della riforma ? stato il taglio della corporate tax dal 34 al 25%. All?inizio, il taglio dell?imposta societaria deciso da Vienna era una mossa semplicemente difensiva: le aliquote pi? basse dell?Est europeo?rischiavano di scatenare una fuga del business verso i mercati vicini. Ma la strategia austriaca di ?oscurare? l?Est come meta di investimenti esteri ha funzionato soprattutto nei confronti della Germania. Tutti i vantaggi che pu? offrire la Germania esistono anche da noi. Ma i nostri costi sono pi? bassi rispetto a quelli tedeschi, e soprattutto l?imposta sui redditi delle societ? ? notevolmente inferiore. Una misura che sta incoraggiando l?insediamento delle multinazionali, attirate anche dalla tradizione austriaca nella logistica, e da un mercato immobiliare che offre a Vienna?uffici dall?affitto pi? basso del 10% rispetto a Praga, Varsavia, o Berlino, e persino del 20% pi? bassi di Budapest.?
Questi stralci testimoniano come in Austria il taglio della tassa societaria ha attirato nuovi progetti con investimenti dall?estero in aumento. Se fossimo liberi di decidere del nostro destino potremmo fissare una nostra politica fiscale che favorisca gli investimenti, in particolare, dall?estero. Inoltre, visto che i nostri costi sono pi? bassi rispetto a quelli dell?Italia settentrionale, le imprese, che tendono al solito a scegliere le localizzazioni dove c?? pi? convenienza di un ritorno economico dei loro investimenti, potrebbero scegliere le nostre citt? per i nuovi insediamenti. Pi? investimenti significano pi? lavoro, che a sua volta significa maggiori redditi da poter investire in nuove attivit? anche autonome, in infrastrutture, in un miglioramento generale della qualit? della vita. In ultimo pi? lavoro significa anche dare un?opportunit? ai giovani di restare fra la propria gente, di investire sulla propria professionalit? nella propria terra, significa maggiori opportunit? per sconfiggere la criminalit? organizzata, ecc., ecc. Tutto questo sar? possibile solo uscendo definitivamente fuori dai lacerati e laceranti schemi che per 146 anni hanno tristemente accompagnato la vita di noi Meridionali. I primi a capirlo per? dobbiamo essere proprio noi?e quanto prima.
Luca Longo
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