I battitori "liberi" Da ragazzo giocavo a pallone, a centrocampo da regista di centrocampo, con me in squadra c'era Pierino Monteforte, voi vi chiederete e chi è Pierino? Era ed è tutti noi. Al momento della prima partita del torneo gli chiedo " Tu dove giochi? E lui mi risponde: "Da libero!, per chi è digiuno di calcio, il libero è il giocatore che copre il ruolo di difensore centrale, l'ultimo baluardo prima del portiere. A metà della partita siamo sotto di 3 reti, Pierino in difesa non si era mai visto, vagava per il campo, senza colpo ferire, ad un certo punto mi avvicino a lui urlando "Ma che cosa fai? Ma che 'libero' sei? " E lui " libero di fare quello che mi pare e piace! " ecco questo è quello che siamo tutti noi. Fra "A me non mi comanda nessuno", e "Sono un neoborbonico ma non capisco cosa significa" oppure " Anche se si è comportato in maniera incomprensibile verso noi altri gli darò uguale una mano", si tira a campare , c'è chi vuole aprire il petto al nemico come i nostri antichi briganti e se' gli obbietti che così facendo si commette lo stesso tragico errore dei nostri Padri ti chiudono il telefono in faccia, o chi vuole buttare il camion della galbani giù dal ponte,magari a portarlo è uno di Potenza, siamo pieni di diriggenti con due g e di duosiciliani in poltrona. Oggi a difesa delle Due Sicilie ci sono rimasti solo i fucili a salve del plotone del Capitano Romano, una trincea a Rho, un avamposto a Vicenza , quattro resistenti fra Caserta e Napoli, uno sparuto manipolo di patrioti a Roma , un napoletano confinato ad Avellino e Basta! In cambio ci ritroviamo un paio di parodie di Masaniello fra Napoli e Milano, buoni solo a creare dissapori e spaccature, illusioni e ciarle .Mezze tacche enormemente pericolose, per pochezza intellettuale e mancanza di qualità politica. Messisi a capo del niente, più squalificanti di Michele ò Pazzo. Quello che manca al nostro movimento è la MILITARIZZAZIONE, quella del 'mi adeguo' ,quello che manca è la struttura politica,l'organizzazione , perchè qui ognuno si muove come Pierino Monteforte e guai a farlo notare,ti ritrovi con uno di meno, magari uno di quelli che fa il duosiciliano una volta al mese, per un quarto d'ora, quando tira fuori l'obulo per tenere in piedi la baracca, e per questo in diritto di obbiettare, pontificare.Oppure chi anche se in buona fede commette il solito incorreggibile errore del rincorrere false chimere,e peggio ancora chi per questioni di lavoro è costretto a fare solo cultura e non azione politica. Ho letto un post di uno dei nostri che faceva notare i suoi sacrifici vani, fra viaggi e soldi spesi, erano anni che non se ne sapeva nulla di lui, ora con il suo bel intervento ci ha dato un ulteriore spinta a chiudere bottega, or bene gli vorrei chiedere " Ma da chi volevi l?azione? Il tuo ruolo quale doveva essere? Forse quello di generale?" Siamo alle solite. La nostra idea di "liberazione" vive ancora nella fase folkroristica, piena zeppa di "fantasie" , la liberazione avviene solo con la guerra, se non con le armi, almeno con il "pelo sul cuore", sennò non andiamo da nessuna parte, almeno per i prossimi 100 anni. Credo che dopo l'incontro con Lombardo con naturale rifiuto di aderire al suo progetto da parte nostra , con tanti sospiri di sollievo, sia venuto il momento di adunare in un congresso, in un'assemblea generale che decida una volta per tutte che cosa vogliamo fare da "grandi" Quando il gioco si fa duro... Forza e onore de Christen |