Amici carissimi,ho letto la lettera di Alessandro Romano del 14 c.m.,intitolata :"Non condivido il tuo pensiero" con la quale , molto garbatamente Egli chiarisce del perch? gli ? scappata qualche paraola,diciamo cos?,"pesante": quando,come magistralmente dice, "si sputa l'anima" ed io aggiungo "il sangue" per una causa tanto importante e nobile,dal momento che si tratta di difendere e riscattare la memoria di una Nazione distrutta ed avvilita come capit? alle Due Sicilie nel maledetto 1860,non si ? certamente tanto disposti ad accettare critiche,peraltro trasudanti sufficienza e supponenza . Critiche sono state formulate nei riguardi di periodici che ,senza stare ad elencarli tutti,sono stati ideati e sono stati stampati e sono stampati con iniziative personali e certo senza contribuzione statale o di grandi industrie? e qualcuno,come l'ottimo giornale di Roberto Selvaggi ,"il Sud" ha dovuto cessare le pubblicazioni,cosa che conferma essenzialmente? le gravi di9fficolt? finanziarie nelle quali si muovono . Ancora critiche su orientamenti politici di personaggi particolari i quali non hanno mai e poi mai tentato di introdurre nel dibattito che ci riguarda il loro pensiero politico .?E d'altra parte non avrebbe avuto e non avrebbe ancora oggi alcun senso operare in tale maniera . In sostanza i borbonici,i neoborbonici o comunque si voglia definire quelli che aderiscono a tali movimenti,anche se sono semplici lettori delle pubblicazioni in proposito e cercano di diffondere quanto le stesse raccontano,sono essenzialmente degli "innamorati del Sud " che? vogliono operare per il Sud .E' inutile dirlo,ma diciamolo per chi non vuole capire,che va da s? che un movimento,associazio= ne ,partito o quello che si vuole,diretto al riscatto del Sud tutto ,non pu? non essere trasversale rispetto alla politica ed alle forme istituzionali,n? si pu? pensare che in un ipotetico stato del Sud non ci siano citadini di ogni corrente politica :si togli cos? ogni preoccupazione per uno schieramento politico fisso . E cs? pure secessione,separazione,devolution,federalismo e quanto altro non possono essere negati e demonizzati con la semplice? giustificazione che l'Italia ? fatta ed ormai non si pu? cambiare,n? si pu? portare la giustificazione che per questa Italia sono morti,nel periodo successivo all'unit?,tanti,tanti uomini del Sud :indubbiamente ci? ? vero,verissimo e nessuno vuole negare,sarebbe oltre tutto stupido farlo,l'importanza ed il valore grandissimo dei morti in guerra ed anche in pace e comunque di tutti quelli che per servire questo stato si sono sacrificati. Ad Essi tutti gli onori ! Ma non possiamo certo continuare a dimenticare quanto ? accaduto durante il 1860 e negli anni seguenti con gli eccidi,i giudizi sommari con le fucilazioni,la prigionia,lo stato d'assedio,la violenza esercitata in ogni modo per affermare un diritto di possesso che non trovava altra giustificazione se non nell'assalto sferrato da un regno straniero con a capo un re desideroso di espandere i propri domini,prestanome consenziente ad una politica di conquista che si giovava di particolari situazioni internazionali che ci vedevano in svantaggio e di una contesa ideologica in essere gi? da tempo,ben contenuta fino alla morte prematura del Re Ferdinando II . Non possiamo continuare a far finta di ignorare che nulla della nostra antica Patria fu conservato,tutto fu cancellato e quando se ne ? poi parlato lo si ? fatto solo per denigrare,offendere,umiliare :eravamo uno stato e quel che pi? conta una Nazione con le sue leggi,le sue istituizioni,le sue industrie,i suoi commerci,regolarmente e molto degnamente inserita nel novero delle nazioni civili. Dal 1860 divenimmo "una questione" !! Io sono uno degli innamorati del Sud,non sono un politico,n? sono in grado di fare previsioni,ma penso che sentire definire? Garibaldi "bandito" non dovrebbe infastidire un meridionale che sa benisimo che il Garibaldi non era certo un angioletto :ottimo comandante di bande irregolari,trascinatore d'uomini,dotato di una grande dose di fortuna,ma anche un uomo rotto a a tutte le avventure lecite ed illecite,generoso con la roba d'altri (al Dumas assegn? la palazzina reale del Chiatamone che era di casa reale,con il denaro del Banco delle Due Sicile che comprendeva anche i soldi dei risparmiatori?,assegn? vitalizi e pensioni o fece fare prestiti,come quello al figlio Menotti,mai poi restituiti e cos? via ) . Un meridionale amante della propria terra e della propria storia dovrebbe provare? non fastidio ma dolore per il ricordo della uccisione del sergente Romano,cos? come di tanti altri anonimi eroici uomini che condussero la loro battaglia per la difesa della loro Patria :uomini che erano orgogliosi delle citt? del Sud e che per esse si battevano . infine ? bene chiarire che non ? antistorico lanciare,nel ricordo dell'antica Patria,quel grido di Viva 'o ''Rre che fu il grido di battaglia dell'antico Esercito . E' come evocarel'antico spirito dei nostri maggiori chiedendone la protezione . Come ho detto prima il movimento sudista ? trasversale e quindi ci pu? tranquillamente essere chi grida altro motto . Io personalmente non voglio rinunziare a chiudere questo mio dire con un grande Viva 'o ''Rre !!! ?Giovanni Salemi |