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Associazione culturale Neoborbonica
L'orgoglio di essere meridionali

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Biagio De Benedictis PDF Stampa E-mail

 

Biagio De Benedictis

Caivano 42/11/1832 - Napoli 26/5/1920

Primo Tenente

Fu il primo disertore dell'esercito napoletano, il suo ignobile gesto fu, ad arte, pubblicizzato da Garibaldi ampiamente come atto di patriottismo italiano,un gesto in verit? immensamente riprovevole per un militare.

Era figlio del generale Luigi, comandante territoriale degli Abruzzi, tipico opportunista e doppiogiochista che alla notizia della diserzione del figlio, strombazzò a destra e a manca il suo dolore salvo poi nel momento in cui Garibaldi entrò a Napoli, passare senza vergogna dall'altra parte della barricata, incitando i suoi dipendenti alla diserzione.

Il giovane ufficiale ordinato per Messina, si spogliò della divisa borbonica e si presentò da Garibaldi.

Nessuna remora e pudore ebbe nel pubblicare a stampa un appello agli ufficilali borbonici incitandoli alla diserzione.

Combattè, da vero Caino in uniforme, contro i soldati napoletani a Capua e Messina al fianco del macellaio Cialdini.

 

La lettera di Marzocco PDF Stampa E-mail

Chiedo venia a Marzocco a cui faccio tanto di cappello, per la sua equisistanza dalla storia dei fautori e dei denigratori dei Borbone.

Ma fatemelo dire, al Mattino i nostri primati li avrei elencati tutti. E in pi? avrei anche descritto quanto afferma Del Boca che la Jessy Withe, "zompava" da un letto all'altro nell'accampamento garibaldino, dopo essere ovviamente passata, dalla branda di Garibaldi col suo costume alla moschettiere. Quale credito potrebbe avere?

Inoltre avrei segnalato pi? approfonditamente l'argomento delle carceri e la povert? degli inglesi a Londra, non in uno sperduto paese dell'Yorkshire. Ci?  in considerazione della credulit? che dimostra l'interlocutore del "Mattino" senza per altro approfondire l'argomento. Ma che esprime per? il suo dissenso per le lamentele.

Noi abbiamo tutti i diritti di lamentarci, visto che non possiamo e non riusciamo a fare altro. Salvo venderci i litorali, come consiglia Tremonti. Venderli a chi? Alle aziende del nord, no? Sono loro che hanno la cassa con i quattrini.

Noi non ci lamentiamo, ma vogliamo semplicemente che si dia a Cesare ci? che ? di Cesare e che si smetta di raccontare di tutto e di pi? contro i nostri padri e le loro legittimi ragioni, pi? che dimostrate. L'unit? d'Italia, credo che si sia capito, ? stato il motivo ufficiale per dar sfogo ai bisogni del Piemonte, che erano, non dimentichiamolo, molto maggiori dell'ex Regno, compreso il denaro, soldati da mandare al macello, terre ecc...

Noi non avevamo gli stessi debiti e nemmeno gli stessi redditi del Piemonte, tutto il resto ? conseguenza.

Cordiali saluti.

Giuseppe de Gennaro

La lettera di Marzocco PDF Stampa E-mail

Chiedo venia a Marzocco a cui faccio tanto di cappello, per la sua equisistanza dalla storia dei fautori e dei denigratori dei Borbone.

Ma fatemelo dire, al Mattino i nostri primati li avrei elencati tutti. E in pi? avrei anche descritto quanto afferma Del Boca che la Jessy Withe, "zompava" da un letto all'altro nell'accampamento garibaldino, dopo essere ovviamente passata, dalla branda di Garibaldi col suo costume alla moschettiere.?Quale credito potrebbe avere?

Inoltre avrei segnalato pi? approfonditamente l'argomento delle carceri e la povert? degli inglesi a Londra, non in uno sperduto paese dell'Yorkshire. Ci? ?in considerazione della credulit? che dimostra l'interlocutore del "Mattino" senza per altro approfondire l'argomento. Ma che esprime per? il suo dissenso per le lamentele.

Noi abbiamo tutti i diritti di lamentarci, visto che non possiamo e non riusciamo a fare altro. Salvo venderci i litorali, come consiglia Tremonti. Venderli a chi? Alle aziende del nord, no? Sono loro che hanno la cassa con i quattrini.

Noi non ci lamentiamo, ma vogliamo semplicemente che si dia a Cesare ci? che ? di Cesare e che si smetta di raccontare di tutto e di pi? contro i nostri padri e le loro legittimi ragioni, pi? che dimostrate. L'unit? d'Italia, credo che si sia capito, ? stato il motivo ufficiale per dar sfogo ai bisogni del Piemonte, che erano, non dimentichiamolo, molto maggiori dell'ex Regno, compreso il denaro, soldati da mandare al macello, terre ecc...

Noi non avevamo gli stessi debiti e nemmeno gli stessi redditi del Piemonte, tutto il resto ? conseguenza.

Cordiali saluti.

Giuseppe de Gennaro

Francesco Del Balzo PDF Stampa E-mail

 

Francesco Del Balzo

Capua 17/5/1805 - Napoli 15/4/1882

Brigadiere Generale

La famiglia Del Balzo era una delle più antiche ed illustri del Regno, Francesco figlio del duca di Presenzano appena compiuti diciotto anni venne ammesso nelle guardie del corpo di cavalleria e nel 1829 era già primo tenente di cavalleria.

Sposò Isabella di Borbone, madre di Ferdinando II, e vedova di Francesco I, il 14 gennaio 1839.

Nel 1850 fu promosso e gli fu affidato il reggimento Carabinieri che comandò fino al 1857.

Alla morte di Isabella, sposò Giulia Carignani.

Fu promosso generale di brigata, gli fu affidato la brigata Ussari della Guardia di stanza nella capitale.

Alla partenza di Sua Maestà Francesco, il 6 settembre,preferì chiudersi in casa ed i vari ufficiali che si rivolgevano per avere ordini e notizie rispondeva napoletanamente ''jatevenne a casa ,o rre se nè ghiuto'', come membro, anche se acquisito, della famiglia reale non fece una gran bella figura, come militare era risaputa la sua totale nullità di soldato, nessuno sul Volturno ne sentì la mancanza.

Alcuni anni dopo scrisse al Re, per chiedere perdono ma non ricevette mai risposta.

   

Le cose che uniscono PDF Stampa E-mail

Domanda:Di partiti meridionali e meridionalisti ne sono nati e morti tanti cosa differenzia il vostro dagl'altri?

Risposta:Un programma politico preciso,niente accordi sottobanco con i grandi partiti,nessun interesse economico alle spalle e sopratutto grande volonta'.....

....per quanto riguarda gli altri non sta a me giudicare il lavoro altrui,pero' posso pensare che alcuni risultati negativi potrebbero essere anche dipesi da tempi non ancora maturi.In positivo posso citare l'enorme e dirompente lavoro di semina realizzato in dieci anni e piu' dal Movimento Neoborbonico e dal prof. Gennaro De Crescenzo che lo guida.Da questo humus culturale sedimentato noi intendiamo essere il braccio politico.

Da un intervista del giornale ''Il brigante'' al segretario politico del movimento ''Terra e Liberta' ''  Enzo Fumo

Bravo Enzo,questi sono i passi giusti per cooperare,questa ? la strada,fatta di confronto,dialogo,rispetto e considerazione,non si puo' non appoggiare chi come Fratello,tende la mano in segno di amicizia ed unita',sono con te,siamo con te per proseguire il difficile cammino di riscatto e di lotta.

Forza e Onore

deChristen

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