Francesco Antonelli Napoli 6/4/1803 - S.Giovanni a Teduccio 4/3/1877 Colonnello Figlio del capitano Gaetano Antonelli, entrò alla Nunziatella nel 1817 e ne uscì sottotenente di artiglieria pesante, nel 1839 fu promosso capitano di I, fu addetto al dettaglio dell'officio topografico e delle scuole militari. Il suo primo incarico fu quello di aiutante di campo del generale Carlo Filangieri, nella spedizione siciliana del 1948-49. Per la sua dedizione e la sua bravura ebbe la croce di diritto di San Giorgio e la medaglia d'oro della compagnia. Il primo agosto 1860 fu promosso a colonnello e fu nominato sottocapo di Stato Maggiore dell'esercito. Partito il sovrano per Gaeta, Antonelli rimase a Napoli per il disbrigo delle ultime pratiche del comando generale e per organizzare il trasferimento della cancelleria a Capua. Fu avvicinato da Mariano D'Ajala che cercò in tutti i modi di convincerlo a passare dalla parte del granmassone Garibaldi, ma Antonelli non sentì ragioni e il 12 settembre raggiunse Gaeta. Il governo garibaldese occupante a Napoli, con un gesto indegno, mise in mezzo alla strada la famiglia del colonnello che occupava un appartamento della Caserma di Pizzofalcone. L'8 ottobre fu promosso generale di brigata. Iniziato l'assedio di Gaeta fu nominato capo di stato maggiore della piazza, ma il 26 novembre per motivi di salute chiese al re di accettare le sue dimissioni, ma non ebbe mai il coraggio di metterle in pratica rimanendo accanto ai suoi bravi soldati. Nella sua qualità di capo di stato maggiore ebbe l'ingrato incarico di apporre la firma sotto il documento della capitolazione. Dopo la resa si ritirò in volontario esilio a Marsiglia, dove fu l'animatore di alcuni comitati legittimisti di esuli napoletani. Rientrato a Napoli fu arrestato nel settembre del 1863, con l'accusa di cospirazione anti unitaria subendo le vessazioni di un lungo periodo di carcere. |