Non c'è un luogo dove onorare la memoria di quei bravi soldati del Regno che si fecero onore e diedero orgoglio all'esercito napoletano. La storia dei vincitori omette ogni gesto di valore dei vinti,obliandone nomi e azioni. In molti preferirono immolarsi pur di non tradire la Patria, riportiamo come esempio un passo della lettera del sergente De Federicis prigioniero nelle carceri di Fenestrelle, cercando così di dare un poco di voce ai nostri amati Eroi: "Richiesto replicate più volte dai nemici a servire sotto quella bandiera, rigettai sempre costantemente gli astuti raggiri e gli empi consigli di costoro, esternando a chiare lettere la mia fedeltà al re Francesco fino alla effusione del mio sangue. Fui odiato ed assoggettato a gravi sofferenze, anche per avere sempre più rinvigorito quei prigionieri miei subalterni. Quelle sofferenze per me furono un incredibile consolazione". In molti si comportarono con valore ed abnegazione, onore ai nostri Padri! |