Per il nominativo Santamaria Amato Gennaro, risulta annoverato fra i traditori dell'esercito e quindi non ha nulla a che fare con gli avi borbonici. Si macchiò di un gravissimo atto di codardia e tradimento, avendo consegnato le compagnie di gendarmeria che comandava a Garibaldi senza colpo ferire. Un indegno ufficiale che dopo si mise anche alle dipendenze del nizzardo. Per approfondimenti vedi il libro di Selvaggi: "Nomi e Volti di un esercito dimenticato"
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